Ecografia del secondo trimestre

L'ecografia morfologica è un esame diagnostico che consente di valutare la salute fetale  e la regolare evoluzione della gravidanza attraverso il posizionamento della sonda ecografica sull’addome materno e, al termine dell’indagine, è prevista dalle linee Guida una valutazione della cervice uterina (cervicometria) con sonda transvaginale.    

Che cos'è

L'ecografia morfologica è un esame fondamentale nell'ambito della diagnosi prenatale, in quanto consente di valutare con anticipo se il nascituro presenta anomalie nello sviluppo o possa essere predisposto a specifiche patologie.

 

L'esecuzione di quest'indagine viene indicata tra la diciannovesima e la ventiduesima settimana gestazionale, periodo nel quale il rapporto tra le dimensioni del bambino e il quantitativo di liquido amniotico risulta ottimale. In secondo luogo, dopo tale termine temporale, non è più ammissibile per legge il ricorso all'interruzione di gravidanza (aborto), pur in presenza di gravi malformazioni del feto.


Oltre allo studio della morfologia, l'ecografia eseguita nel secondo trimestre di gestazione prevede anche la valutazione della biometria del feto (ossia del suo accrescimento), dell'inserzione placentare e della quantità di liquido amniotico.

Va in tutti i casi precisato che l’ecografia è in grado di rilevare solo il 50% delle anomalie fetali possibili, con oscillazioni anche significative a seconda della patologia che si vuole evidenziare: se la sensibilità aumenta per anomalie macroscopiche, come un’anencefalia, vi sono altre malformazioni ben difficili da visualizzare, come ad esempio l’assenza di un dito di una mano o anomalie minori del sistema muscolo-scheletrico.

A volte questo può dipendere dalla posizione in cui è messo il bambino, ma il più delle volte è dovuto ai limiti intrinseci della metodica ecografica.

Non a caso testualmente le linee guida citano: “I professionisti devono informare le donne delle limitazioni dell’indagine ecografica eseguita di routine e del fatto che il tasso di rilevazione varia con il tipo di anomalia fetale, l’indice di massa corporea della donna (lo spessore del pannicolo adiposo della paziente può rappresentare un grosso limite alla chiarezza delle immagini ecografiche del feto, con conseguente perdita di sensibilità diagnostica) e con la posizione del feto al momento dell’indagine”.